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Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Al Ministro dell'Istruzione avv. Mariastella Gelmini
Ai Presidenti delle Commissioni Istruzione di Camera e Senato
Ai capigruppo parlamentari di Camera e Senato

 

Appello contro l'eliminazione del Diritto e dell'Economia dai nuovi Licei.

Lo schema di Regolamento relativo agli ordinamenti di tutti i futuri Licei, compresi quelli che hanno già oggi nel piano di studi questa disciplina, ha evidenziato l'intenzione di eliminare, fra le materie obbligatorie oggetto di studio, il Diritto e l'Economia.

Questa scelta, già ipotizzata durante il Ministero Moratti e confermata dall'attuale Ministro Gelmini, è incomprensibile, contraddittoria e non europea.

E' incomprensibile alla luce delle scelte fatte negli ultimi anni, quando sia le sperimentazioni frutto del lavoro della Commissione Brocca che quelle avviate in numerosi Licei Classici e Scientifici tradizionali avevano portato all'introduzione del Diritto e dell'Economia sulla scorta di analisi e considerazioni che non hanno perso validità e significato ma , semmai, oggi si sono rinvigorite.

E' contraddittoria alla luce della intenzione, preannunciata la scorsa estate dallo stesso Ministro Gelmini, di introdurre, in via sperimentale già da quest'anno scolastico, in tutti gli ordini di scuola e quindi anche nelle scuole superiori, un nuovo insegnamento disciplinare di "Cittadinanza e Costituzione".

Non si può non rimarcare che, se da un lato si individua lo studio di "Cittadinanza e Costituzione" come disciplina autonoma affidata, nelle scuole superiori, a docenti di ben quattro classi di concorso diverse , poi si ipotizza una  scelta che appare contraddittoria ai Docenti di Discipline giuridiche ed economiche che sono i soli ad avere una specifica ed adeguata formazione universitaria .

Non si elimina , però, solo il Diritto ma si elimina, nell'era della globalizzazione, lo studio di una disciplina come l'Economia.

E' una scelta non europea se si considera che lo studio di Discipline giuridiche ed economiche è una costante, in varie forme di educazione o di disciplina, nei piani di studio delle scuole superiori degli altri Paesi dell'Unione.

Non si comprendono, perciò, quali possano essere i motivi ispiratori della proposta.

Eliminare queste discipline significa non considerarne l'importanza ai fini della crescita culturale dell'allievo ma, soprattutto, condizionare negativamente o addirittura vanificare  il processo di formazione della sua coscienza civica, tanto più necessaria in un momento così delicato della vita del nostro Paese come quello attuale.

Firmiamo questo appello con la consapevolezza che se i cambiamenti nella Scuola Secondaria Superiore sono una necessità, essi non possono essere adottati facendo tabula rasa di ogni ipotesi di cambiamento precedente come le sperimentazioni Brocca, senza ascoltare le voci degli operatori e di chi fruisce del servizio scolastico ed  introducendo estese ed improduttive discontinuità.

Continuare su questa strada sarebbe un segnale assai preoccupante per il futuro di tutta la scuola italiana.

10 febbraio 2009

Prof. Franco Labella - Istituto Sup.Statale "P. Villari" - Napoli (promotore dell'appello)

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Accetto Non accetto

La sottoscrizione dell'appello è terminata il 14 aprile 2009

Il Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia ringrazia quanti hanno aderito all’Appello. Sono 2.321 le persone che hanno sentito la necessità di dare un segnale di attenzione.

Un grazie particolare a coloro che hanno aderito pur non avendo un ruolo lavorativo nella scuola e svolgendo nella società le più varie attività e ruoli. La loro adesione ha il valore della condivisione di una analisi e di una preoccupazione per scelte che, evidentemente, non sono reputate ottimali per il futuro delle giovani generazioni.

Il Coordinamento, dopo aver inoltrato l’Appello ai suoi destinatari, proseguirà con altre iniziative di sensibilizzazione e di coinvolgimento attivo. I tempi di un intervento produttivo per indurre un cambiamento sono piuttosto limitati e non sarà, perciò, possibile mantenere canali di comunicazione diretta con tutti quelli che hanno aderito

Le iniziative poste in essere e che richiedono ancora la partecipazione auspicabile di chi ha aderito all’Appello saranno segnalate sul sito: www.docentidiritto.it

Il Coordinamento esprime, perciò, l’auspicio che quanti hanno aderito possano continuare a seguire e a condividere le iniziative finalizzate alla valorizzazione delle Discipline giuridiche ed economiche che non possono essere considerate, come pure è stato scritto nei documenti ufficiali, "saperi non irrinunciabili"

Non si rinuncia alla legalità, non si rinuncia alla conoscenza, non si rinuncia alla crescita civile e democratica.

Il Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia esprime la sua gratitudine ed il suo rigraziamento a tutta l' ADESTED - Docenti.org e alla sua presidente prof.ssa Annarella Perra per l'ospitalità ricevuta. Un ringraziamento speciale al webmaster di Docenti.org, prof. Giovanni Passariello senza il cui lavoro e la solidale passione tutto questo non sarebbe stato possibile.

14 aprile 2009

Il Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia coordnazdocdir@libero.it

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